mercoledì 30 ottobre 2013

Funny Japanese Sushi Commercial

Per ridere un po'...

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SUMIRE - via Varese, 1, Milano (Mi)

Oggi, per presentarvi questo bel locale a due passi dalla metro di Moscova, voglio raccontarvi una mia piccola disavventura, capitatami questa estate. Il Sumire si vanta di essere uno dei pochi veri ristoranti giapponesi di Milano, ovvero non gestito da cinesi: in effetti il personale e al 99% nipponico (c'è una gentile cameriera italiana), gli spazi sono ristretti e dominati da un enorme bancone dietro al quale il sushi sensei prepara le pietanze vestito con abiti tradizionali (uguale uguale a Marrabbio di Kiss me Licia). Spinto ad entrare da una così tipica atmosfera, mi accomodo insieme ai miei amici al tavolo... ed è qui che le cose iniziano ad andare storto. Mi siedo, apro il menù e vengo incuriosito da un temaki particolare condito con salsa di fagioli di soia macerati... decido di ordinarlo, perché, come sa chi mi conosce, mi piace sperimentare e vado matto per i temaki! Il cameriere, "simpaticissimo", risponde al mio «Per me temaki con fagioli...» con un secco «No! A te non piacere, gusto troppo forte!». Spiazzato dal tono intimidatorio, entro in fase fantozziana e con il groppo in gola e le spalle ricurve ordino «Ah... allora un temaki con avocado va bene lo stesso». Aspetto che gli altri finiscano di ordinare a loro volta e che il cameriere si allontani per trovare uno sguardo di conforto nei miei commensali, pensando che la cosa sia finita lì. Che stolto! Passano diversi minuti (il servizio non è velocissimo...) e il cameriere si presenta solo con il mio temaki: «Tu mangia!», «Ma, veramente volevo aspettare che venissero serviti anche gli altri... tanto non si fredda mica». E lui sempre più serio: «No, tu mangia subito perché, se no poi è cativo!». Impaurito, ingurgito il mio temaki in stile Fantozzi e aspetto. Devo dire che il "cono verde" è ottimo, forse il migliore che ho mangiato a Milano. Pian piano arrivano anche gli altri piatti, tutti altrettanto buoni. Peccato per le porzioni, veramente misere e per il prezzo, decisamente alto. Nonostante tutto, la serata va avanti tranquilla finché non si arriva al dolce. Io, per non avere ulteriori discussioni, mi accontento di un banalissimo gelato al riso nero (buono); un mio amico invece ordina la Torta Hiroshima. Ecco, credetemi, fa impressione: nel piatto sembra che ci sia stata una vera esplosione, manca solo il fungo atomico, e il sapore... beh, quello faccio ancora fatica a descriverlo. Avete presente la cenere? No, non è il dolce po' bruciato, sa proprio di fuliggine... è come leccare un camino! Insomma, per concludere, il Sumire è un locale abbastanza diverso dagli standard milanesi, sushi saporito (la prossima volta voglio provare le ciotole di riso, sembrano ottime) e il posto è arredato con stile e attenzione ai dettagli. Un esempio? Sopra la cassa è impossibile non notare la grossa statua di un Tanuki (il tasso dai testicoli enormi proprio del folklore nipponico) e il classico Maneki Neko, il gattino che ti saluta con la zampina. È un portafortuna... ma con me di certo non ha funzionato quella volta!